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Maschi vs femmine: la battaglia di tutti i tempi

Scritto da Federica Lamberti 22 Novembre 2017

 

«Le donne mi ringraziano ancora oggi per aver aumentato la loro autostima. Molte trovarono il coraggio di chiedere quello che non avevano mai chiesto prima. Nel ’73 una donna negli States non poteva neppure avere una carta di credito senza la firma del marito o del padre» B. J. King.
Erano gli anni in cui le donne cominciavano ad uscire dalle cucine e dai saloni dei parrucchieri per rivendicare il loro diritto ad occupare gli spazi tradizionalmente dominati dagli uomini, quando Billie Jean King, giovane campionessa di tennis emergente, decide di boicottare un sistema che penalizzava proprio il genere femminile sui campi da tennis. E parliamo di una vera e propria battaglia che già l’allora influente mondo dei media mise sotto i riflettori contribuendo a creare un mito storico: “la Battaglia dei Sessi”.

Billie Jean King vs Bobby Riggs, fragilità emotiva delle donne contro forza fisica e pragmatismo degli uomini, due mondi opposti che si sfidano sul campo di gioco senza risparmiare colpi, due mondi inconciliabili che la società ci ha sempre abituati a considerare sulla base di ruoli prestabiliti.
Maschi vs femmine, ma non solo; infatti se la grande tematica affrontata nella pellicola diretta da J. Dayton e V. Faris è la lotta per l’emancipazione femminile, tra le righe si possono leggere anche riferimenti al tema del pubblico che invade il privato. Esporsi significa esporre la propria “reputazione”, l’intimità quotidiana e gli affetti stessi vengono anch’essi illuminati dalla luce dei riflettori; e questo per Billie Jean è motivo di grande pressione emotiva, divisa fra la carriera e i sentimenti d’amore nei confronti di un’altra donna.
Film di grande impatto emotivo dal sapore vintage, “La Battaglia dei Sessi” richiama ancora oggi un tema di grande attualità, perché se è vero che dal lontano 1973 passi da giganti in tema di diritti ed emancipazione sono stati mossi in favore delle donne e di altre minoranze, tuttora nella battaglia per l’uguaglianza salariale e la parità dei sessi il match point non è ancora stato battuto.

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